Per evitare di ostacolare la libertà dello spazio interno, la struttura della Serra è stata pensata come un profilo a scheletro, che si sviluppa in una serie di portali disposti parallelamente, a formare un telaio in acciaio che segue il profilo dell’edificio. La stabilità dei grandi portali è assicurata da una orditura secondaria di travi, che li collega per formare una struttura unitaria.
Come visibile dallo schema l’intera struttura fa da base di appoggio per le pareti esterne dell’edificio: l’affaccio a sud è interamente in vetro, per sfruttare al meglio i benefici del sole; quello a nord è invece rivestito da un rivestimento a secco in pannelli di fibrocemento, che assicura la ventilazione della parete; una grande apertura assicura un’illuminazione diffusa all'interno dello spazio chiuso.
La parete sud è sorretta da una struttura a montanti e traversi, la cui regolarità è però superata a favore di una facciata movimentata, costituita da vetri di dimensione differente e con livelli di trasparenza diversi.
Essa è completamente chiusa, per evitare la formazione di ulteriori ombreggiamenti interni.
Le facciate est e ovest, anch'esse in parte vetrate, sono il veicolo principale per la ventilazione naturale: alcune porzioni di vetro possono infatti essere aperte, grazie alla presenza di infissi pivotanti, che conferiscono , con angoli di apertura diversi, movimento alle due facciate.
All'interno la serra si conforma con due forme di spazio diverse: l’una lasciata alla natura, che dal parco agricolo si dirama all'interno dell’edificio e oltre le sue pareti vetrate; l’altra occupata invece da delle grandi scatole trasparenti, che ad altezze diverse ospitano una biblioteca e una mediateca, affacciando direttamente sulla vegetazione ad alto fusto.
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