giovedì 20 marzo 2014

L’uso contemporaneo di un materiale dall’antica tradizione: la terra cruda

I materiali più semplici rappresentano una grande potenzialità per trasformare le nuove architetture in fusioni innovative tra matericità antiche e tecnologie avanzate. 

Il progetto della serra Bioclimatica per il nuovo Parco per l’Agricoltura di Milano ha rappresentato l’opportunità per sperimentare l’utilizzo della terra cruda, un antico materiale edilizio che per le sue proprietà fisiche ed estetiche ben si sposa con un luogo la cui vocazione è quella della natura coltivata.


La terra cruda ha un fortissimo legame con l’ambiente e con l’uomo, con la sua manualità e creatività: utilizzata sin da tempi remoti per la costruzione di abitazioni lontane, oggi riacquista attualità diventando un interessante materiale da costruzione in ambito bioedilizio, soprattutto per le sue caratteristiche fisiche. L’argilla, materiale base per la costruzione di murature in terra cruda, possiede un’elevata plasticità, che rende la terra cruda facilmente lavorabile. Inoltre la sua massa consistente conferisce a questo tipo di murature elevato comfort termico, riducendo le dispersioni invernali e un eccessivo riscaldamento estivo.
All’interno della serra la terra cruda è utilizzata per la costruzione di un muro dai profili inclinati, che funge da quinta alla solette distribuite a differenti altezze e contenenti la biblioteca e la mediateca. Visivamente il muro sembra sorreggerle, ma la sua funzione primaria è in realtà quella di parete di accumulo. Internamente il muro è sorretto da pilastri, anche se di per sé il materiale presenta buone proprietà portanti.
Alle qualità precedentemente descritte, si aggiungono anche un buon isolamento acustico e una notevole traspirabilità, che agevola l’azione regolatrice dell’umidità interna, evitando eccessi sia di aria secca che umida.
Un materiale semplice da usare anche per la sua reperibilità: disponibile praticamente quasi ovunque, rende i costi di trasporto vicini allo zero;  il suo ciclo di vita si chiude con altrettanta attenzione per l’ambiente in quanto, una volta smaltito, il materiale può essere riportato alla sua naturale umidità e restituito all'ambiente d’origine.
A livello energetico, la lavorazione della terra cruda richiede circa l’1% di quella richiesta da tecniche più moderne quali, ad esempio, la realizzazione del calcestruzzo.



La bellezza di questo materiale risiede anche nella molteplicità delle sue colorazioni, conseguente alla diversa provenienza geografica: la presenza di argille differenti conferisce così tonalità calde e sature, tra loro facilmente accostabili con effetti di notevole gradevolezza estetica e tattile.


  

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