Il masterplan chiarifica esplicitamente l'idea di costruire i nuovi spazi dell'area utilizzando il pixel come unità di misura: la disposizione degli edifici si sviluppa secondo alcuni assi principali, attorno ai quali il costruito si compone attraverso volumi semplici accostati e connessi tra di loro, a formare edifici con funzioni differenti ma tutti volti alla socialità.
In prossimità della lunga
galleria posta a sud dell'area (edificio preesistente, riutilizzato come mercato coperto), si sviluppano due fasce coltivate differenti: una dedicata a degli orti posizionati su altezze diverse e accessibili mediante rampe; l'altra costruita come un percorso delle essenze.
La natura così entra ed esce dal
costruito (la galleria aperta\coperta), seguendone però le direttrici
principali.
Poco sopra l'asse dettato dal lungo edificio, si definisce una nuova direttrice rettilinea, una grande piazza-viale al culmine
del quale si posiziona una serra, anch'essa, per
le sue caratteristiche architettoniche (trasparenza), permeabile e permeata
dalla natura.
In prossimità di questo edifico si sviluppano 7 differenti spazi per la ristorazione,luoghi in cui l'agricoltura si mette al servizio dell'uomo attraverso il suo principale mezzo di sostentamento: il cibo.
Aldilà di questo ambito di passaggio-movimento-vendita-natura e costruito permeabile, inizia a svilupparsi
la fascia di un costruito più stabile, dove si collocano funzioni che
richiedono maggiore stabilità: le residenze e il centro di ricerca agricola.
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